Nella riunione del Consiglio dei Ministri del 22 luglio 2011 è stato approvato il regolamento di semplificazione in materia di prevenzione degli incendi che assicura maggiori tutele e meno burocrazia per le piccole e medie imprese, con un risparmio stimato di 650 milioni di euro all'anno.
Il provvedimento - fortemente voluto dal ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione Renato Brunetta e da lui proposto insieme ai colleghi Roberto Calderoli, Roberto Maroni e Paolo Romani - è stato studiato in collaborazione con le associazioni imprenditoriali e le amministrazioni interessate e rappresenta un nuovo modo di fare semplificazione.
Per la prima volta in Italia è stato concretamente adottato il principio di proporzionalità: gli adempimenti amministrativi vengono infatti diversificati in relazione alla dimensione, al settore in cui opera l' impresa e all'effettiva esigenza di tutela degli interessi pubblici (in linea con lo "Small Business Act" adottato a livello comunitario).
Il regolamento in materia di prevenzione incendi completa il pacchetto di interventi di semplificazione contenuti nel "Decreto sviluppo" (decreto-legge n. 70 del 13 maggio 2011) in materia di privacy, appalti, edilizia, trasparenza e certezza degli adempimenti ed estensione della misurazione e riduzione degli oneri amministrativi alle regioni e agli enti locali. Si tratta di misure a "costo zero", che contribuiscono alla crescita attraverso la riduzione della pressione regolatoria dello Stato. È un importante tassello dell'attuazione delle previsioni del Documento di Economia e Finanza, che assegna un ruolo strategico alla semplificazione e alla riduzione degli oneri nell'ambito delle politiche per la crescita del Paese.
In tema di prevenzione degli incendi, la semplificazione approvata è davvero incisiva: si abbandona un approccio che non riconosce alcuna differenza tra imprese e le attività sottoposte ai controlli di prevenzione incendi vengono distinte in tre categorie per le quali è prevista una disciplina differenziata in relazione al rischio: