I controlli portano allo “sfratto” di quattro inquilini.
Emergenza abitativa: il Comune di Pietrasanta guidato da Massimo Mallegni pronto a dare una casa a 14 famiglie residenti.
6 alloggi sono stati assegnati nel 2016 attingendo dalla graduatoria dopo i lavori di ristrutturazione e di messa a norma degli impianti, altri 8 lo saranno nel 2017. 4 le abitazioni la cui assegnazione è decaduta in seguito alla perdita dei requisiti.
A presentare il piano è stato l’assessore alle politiche per la casa, Lora Santini nel corso della presentazione della relazione di fine anno.
Sono 146 i residenti in attesa di un’abitazione (105 italiani, 41 stranieri). Gli alloggi popolari, in tutto 274, sono di proprietà del Comune ma sono gestiti tramite convenzione da Erp Lucca.
“La politica della casa del comune sotto la nostra amministrazione – spiega l’assessore Santini - premia chi ha i requisiti e chi è veramente bisognoso e penalizza chi invece fino ad oggi si è approfittato o ha beneficiato di un diritto che nel frattempo aveva perso. Ci sono stati casi in cui un assegnatario della casa era residente a Pietrasanta ma viveva gran parte dell’anno nel suo paese di origine oppure casi in cui la casa era abitata da parenti del beneficiario che non potevano viverci quando l’abitazione era addirittura inabitata. I controlli che abbiamo effettuato nel corso dell’anno ci hanno permesso di recuperare delle preziose abitazioni e di assicurare per i prossimi due anni un turn over delle case molto importante. Saremo in grado di assicurare una risposta a chi di una casa ha veramente bisogno”.
A stupire è il numero di morosità certificate: 80 per cui è intervenuta già la messa in mora non avendo pagato, anche per anni, la quota affitto. La quota di affitto mensile era di 12,19 euro circa fino ad aprile 2015. Dal 2016, con l’introduzione della nuova legge, gli inquilini delle case popolari pagano 40 euro.
“Recupereremo le quote di affitto non versate. Un locatario su tre non pagava l’affitto. – spiega ancora – La nostra politica sociale è incentrata sull’equità e sulla legalità”.
La giunta ed il consiglio comunale hanno approvato un altro strumento decisivo per garantire l’equità sociale: il regolamento per l’emergenza abitativa. “Per avere una casa nel Comune di Pietrasanta, grazie al nuovo regolamento, il richiedente dovrà essere residente da almeno tre anni. In questo modo evitiamo la migrazione di convenienza e forniamo risposte rapide ai nostri concittadini”.
Cambio di passo anche sul fronte delle case parcheggio dove sono rimaste 9 delle 12 famiglie assegnatarie e dove, grazie al patto di collaborazione stipulato con le famiglie occupanti, l’amministrazione ha recuperato, attraverso le borse lavoro, più di 50mila euro. Il debito iniziale era di oltre 100mila euro. Anche in questo caso le famiglie non avevano pagato quanto dovuto.
L’altra innovazione ha riguardato gli aiuti alle famiglie che si trovano in uno stato di morosità incolpevole. Basti pensare che nel 2014 le risorse destinate all’ospitalità in albergo delle persone in difficoltà ammontavano a 51mila euro. L’amministrazione comunale li ha portati, nel giro di due anni, a 5mila euro.
“Per evitare lo sfratto, per 10 mesi, aiuteremo i residenti indigenti pagando metà dell’affitto purché sia un canone di locazione congruo. Fino allo scorso anno venivano usati gli alberghi per ospitare queste famiglie con un esborso gravoso per le casse comunali. Preferiamo investire quelle risorse su altre voci dell’emergenza abitativa e far ricadere i benefici su un numero maggiore di persone bisognose piuttosto che aiutare solo pochi cittadini”.