“I 495mila euro che la Regione Toscana ha concesso a Pietrasanta per la messa in sicurezza dell’ex sito minerario non sono tutti destinati alla rimozione dell’amianto. Il Presidente del Comitato di Valdicastello confonde le carte. Le risorse destinate alla rimozione dell’amianto, nel capitolo complessivo dei fondi regionali, sono 178mila euro, il 35% delle risorse. Le altri voci hanno contribuito alla rimozione dei rifiuti, all’attività di messa in sicurezza delle discariche minerarie di Pollone e Rezzaio e a quella degli imbocchi nonchè ad altre alle attività correlate all’aggiornamento del piano di caratterizzazione”.
E’ la replica di Simone Tartarini, Assessore all’Ambiente al Comitato Valdicastello.
“Ricordo che prima della nostra amministrazione nessuno aveva rimosso un solo metro quadrato di amianto. In due anni sono stati rimossi 823 metri quadrati ed eseguiti numerosi interventi per la messa in sicurezza del sito. Ma abbiamo fatto anche di più: disegnato una traiettoria di prospettiva per il sito e per la frazione di Valdicastello come il recupero dell’ex officina, la demolizione di edifici pericolosi, il parco archeo-geo-minerario ed il rilancio turistico attraverso le escursioni. Siamo andati oltre i compitini. – spiega Tartarini – Non vi era possibilità tecnica di agire diversamente e più velocemente, data la delicatezza delle strutture e la particolarità dei materiali presenti sul sito. Quello che sostiene il Presidente del Comitato è figlio di una descrizione semplicistica. Avendo a che fare con tipologie strutturali e materiali diversi, come coperture rette da travi di legno impregnate da prodotti a base idrocarburica, gli interventi devono essere eseguiti a lotti omogenei, con uno studio di calendarizzazione degli interventi ed ogni intervento deve essere adeguato alla particolare situazione su cui si va ad agire. Anche a noi sarebbe piaciuto rimuovere l’amianto in un colpo solo, ma le condizioni del sito non ce lo hanno consentito”.
Proprio nella giornata di martedì 5 settembre sono stati conferiti alla discarica 250metri quadrati del secondo lotto.
“Complessivamente il sito porta nel suo grembo circa 2mila metri quadrati di amianto. Ad oggi abbiamo quindi rimosso il 40% dell’amianto presente, parlare di piccola dose, come fa il Presidente del Comitato, è ridicolo. Ai cittadini di Valdicastello assicuro che tutto l'eternit di Rezzaio verrà rimosso.
L’amianto ancora presente infatti sarà rimosso in altri tre lotti, differenziati l’uno dall'altro dalle condizioni strutturali e dalla presenza al di sotto delle coperture di materiale o macchinari che non possono rimanere esposti agli agenti atmosferici pena il rischio di nuovi fenomeni di inquinamento. E’ ingeneroso ed insinuante – conclude Tartarini – l’atteggiamento del Comitato nei confronti dell’amministrazione che al contrario di quanto si voglia far credere ha impresso un’accelerazione alla messa in sicurezza e alla riqualificazione del sito”.