Case popolari: il comune avvia i controlli incrociati

Ufficio Stampa 21.08.2018 08:05
Vai a:   articolo principale       

In 40 non pagano l'affitto (40 euro al mese)

Bartoli: “finita l'era dei furbetti”.

Moroso un utente su cinque delle case popolari. In alcuni casi i beneficiari degli alloggi non pagano il modestissimo affitto di 40 euro da diversi anni ed hanno accumulato singolarmente un debito di circa 10mila euro.

Il Comune di Pietrasanta avvia il controllo incrociato per verificare le motivazioni della morosità rispetto allo stile di vita condotto. Si tratta di una situazione già finita sotto la lente di ingrandimento dell’amministrazione Mallegni che ora l’amministrazione Giovannetti vuole chiarire.

“Chi beneficia di un alloggio popolare il cui canone di affitto è molto basso deve onorarlo anche per rispetto di chi una casa la sta aspettando da anni ed è costretto a fatiche enormi per tirare avanti. – spiega Elisa Bartoli, Vice Sindaco e Assessore al Sociale – Come primo passo invieremo una comunicazione a tutti i morosi dove chiederemo un piano di rientro procedendo, in alcuni casi che ci sono stati segnalati, anche a dei controlli approfonditi. Le case popolari hanno una logica: andare incontro a chi è in difficoltà e non possono diventare un benefit. Chi abita in un alloggio popolare, quindi di tutta la comunità, deve dimostrare gratitudine e rispetto e non può prendersene il gioco”.

Il Comune di Pietrasanta è reduce da un incontro con Erp (Edilizia Residenziale Pubblica) che gestisce gli alloggi popolari: “secondo una nostra ricognizione – spiega ancora Elisa Bartoli - una quarantina di utenti non pagano da mesi, alcuni da anni, l’affitto per un ammontare complessivo di 260mila euro dovuti, ma magari non si fanno mancare altre comodità. Credo che sia ingiusto nei confronti di chi sta alla porta in attesa. La nostra amministrazione – conclude Bartoli - ritiene di dover recuperare le morosità maturate e, di concerto con Erp Lucca, è iniziato un percorso che ci ha portato a recuperare quasi 70mila euro che reinvestiremo nel sostenere le fasce deboli. La nostra amministrazione è stata chiara in campagna elettorale: vogliamo ristabilire la legalità, la trasparenza e l’equità sociale. E’ finita l’era dei furbetti”.