Ambiente: la lettera degli alberi di bambini, grande festa all’Africa per i nuovi pini

Ufficio Stampa 22.11.2018 10:07

I vostri nonni hanno considerato i boschi come luoghi sacri. Noi abbiamo bisogno di voi e voi di noi. Non vi accorgete che le nostre foglie vi danno l'ossigeno che respirate? Non trovate più in noi la fonte di inspirazione artistica che ha fatto nascere capolavori della letteratura? Non vedete in noi la stessa scintilla di vita che avete anche voi? Cari ragazzi, noi alberi non vi chiediamo miracoli…”.

Sono alcuni dei passaggi della lettera che gli alberi hanno scritto ai 150 bambini delle scuole dell’Africa in occasione della Festa dell’Albero e della piantumazione di nove nuovi pini nel parco giochi di via della Svolta. Portavoce degli alberi Giorgio Salvatori di Legambiente che insieme al Comune di Pietrasanta e Coop ha organizzato l’evento.

Nata per promuovere le politiche di riduzione delle emissioni, la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all'albero e la vivibilità degli insediamenti urbano, alla festa hanno partecipato l’assessore all’ambiente e vice sindaco, Elisa Bartoli, e alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani: “con i pini domestici che stamani avete piantumato – ha detto Elisa Bartoli ai bambini – abbiamo creato i presupposto per ricreare l’habitat originario della pinetina. Li vedrete crescere ogni giorno insieme a voi e quando sarete adulti conserverete il ricordo ed anche il messaggio di questa giornata che dovrete tramandare ai vostri figli. Non siamo qui, su questo pianeta, per depredarlo ma per abitarlo con rispetto”.

A fare compagnia ai nuovi pini arriveranno nel 2019 anche nuovi giochi: “installeremo strutture ludiche e nuovi giochi nei parchi cittadini e nelle scuole. – ha spiegato la Bresciani – La qualità della vita di una città si misura anche dalla qualità dei parchi giochi e degli spazi verde a disposizione delle famiglie. Pietrasanta è la città dei parchi”.

Lettera dagli alberi ai ragazzi della Versilia

Carissimi ragazzi, noi alberi vi siamo molto grati per l'attenzione che oggi ci riservate e speriamo che essa continui nel tempo. Ve lo diciamo col cuore in mano perchè -lo confessiamo- abbiamo un pò di paura. Noi alberi abitiamo questo pianeta da milioni e milioni di anni e i nostri nonni c'erano già quando i vostri erano ancora bambini e muovevano i primi passi. Quei nostri nonni hanno volentieri fornito ai vostri frutti, semi, legname, ombra. Per questo motivo, i vostri primi nonni hanno considerato i boschi come luoghi sacri. Con il tempo voi, esseri umani,siete diventati sempre più numerosi e purtroppo alcuni uomini si sono sentiti tanto potenti e desiderosi di distruggere, incuranti del patto di amicizia stretto tra noi e voi. E ora, noi abbiamo paura. Molti boschi, inclusi quelli un tempo sacri, sono stati distrutti per far spazio a coltivazioni, città, strade, ferrovie e stazioni, aree industriali, impianti sportivi. Certamente in gran parte cose utili. Ma in moltissimi casi i boschi sono stati distrutti per sostituirli con cose molto meno importanti. Sulla costa del nostro mare viveva una grande selva che si estendevain modo quasi continuo. Via via è stata demolita e oggi non ne restano che alcune piccole zone, le cui reti di comunicazione – quelle che voi ragazzi non vedete, perchè corrono sottoterra e collegano le nostre radici – sono state distrutte. Perchè tanta distruzione? Voi e noi siamo parte di un'unica natura. Noi abbiamo bisogno di voi e voi di noi. Non vi accorgete che le nostre foglie vi danno l'ossigeno che respirate? Non trovate più in noi la fonte di inspirazione artistica che ha fatto nascere capolavori della letteratura? Non vedete in noi la stessa scintilla di vita che avete anche voi? Come voi, anche noi desideriamo vivere una vita piena e bella. Vorremmo vedere prosperare i nostri figli e i figli dei figli per tante generazioni. Ma dove si può fare questo, se ci togliete ogni spazio? E come si può farlo, se voi uomini intossicate l'acqua e l'aria oltre i limiti entro cui noi stessi riusciamo a purificarle? Tanti e tanti secoli fa, in un lontano paese d'oriente, un saggio scrisse: "Nessuna creatura è superiore ad un'altra. Gli esseri umani non devono sentirsi superiori alla natura". Cari ragazzi, noi alberi non vi chiediamo miracoli. Sappiamo che voi, che siete qui oggi, avete a cuore le nostre sorti e cercate di sensibilizzare le altre persone su questo argomento. Sappiamo anche che questo è un compito difficile, che richiede un impegno continuo. Di questo vi ringraziamo caldamente. Se poi, grazie al vostro entusiasmo, aumenterà il numero di esseri umani che si ricorderanno che anche noi diamo esseri viventi, allora ci sentiremo un pòmeno dimenticati e forse avremo un pò meno paura. Grazie, grazie a tutti voi.

Gli alberi della Versilia