Dalla mostra choc degli abiti dello stupro “Come eri vestita?” al reading dei racconti delle donne chi hanno subito una violenza in casa, al lavoro, nella vita di tutti i giorni, dal corso di autodifesa per imparare ad utilizzare lo spray antiaggressione all’approfondimento di medici, psicologi ed assistenti sociali passando per il racconto degli operatori della Casa delle Donne e del centro di coordinamento violenza dell’Asl fino all’illuminazione con il coloro rosso del Municipio tra la notte di sabato 24 e domenica 25 novembre.
Pietrasanta, città d’arte e cultura, dedica un intero weekend al contrasto alla violenza contro le donne offrendo alla comunità un ciclo di iniziative ed eventi promossi dall’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti per sensibilizzare e promuovere una coscienza del rispetto e dell’educazione nei confronti delle donne. Eventi coordinati da Elisa Bartoli, vice sindaco ed assessore al sociale insieme alla commissione delle pari opportunità presieduta da Sandra Da Prato che sono stati presentati in consiglio comunale alla stampa. Presenti l’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani, i consiglieri comunali Paolo Bigi e Antonio Tognini, il Dirigente dell’istituto compressivo 2, Antonio De Bidda oltre ai docenti dei Fratelli Grimm.
“Pietrasanta – ha spiegato il primo cittadino - in questi anni ha lavorato molto sulla prevenzione, sull’ascolto e sul sostegno anche economico ai casi di disagio. E la dimostrazione che questa è la strategia giusta è il fatto che nell’anno corrente non siano stati attivati codici rosa nel nostro comune. Il nostro lavoro ed il nostro impegno contro la violenza deve essere quotidiano e prosegue ogni giorno perché purtroppo c’è ancora una soglia di resistenza alla denuncia al chiedere aiuto”. Per Paola Brizzolari, Presidente del Consiglio “la violenza si combatte con la cultura e l’educazione al rispetto. Partendo dalla casa. Dalla famiglia”.
Ha parlato di “pugno allo stomaco” raccontando la “mostra degli abiti dello stupro” il vice sindaco, Bartoli: “A queste donne tutte le volte gli è stato chiesto come erano vestite. Ma sotto la lente di ingrandimento ci dovrebbe finire chi ha messo in atto l’abuso. Oggi si denuncia molto di più rispetto al passato ma non basta. C’è un mondo ancora sommerso che dobbiamo far emergere”.
La mostra. Come eri vestita? è il titolo della mostra ospitata nel Chiostro di S. Agostino promossa dall’Università del Kansas e portata in Italia dall’associazione Libere Sinergia che in questi mesi sta facendo il giro del paese attraverso il circuito di Torano Notte e Giorno, il borgo di Carrara simbolo della lotta alla violenza di genere, e che racconta attraverso la testimonianza degli abiti le storie e la testimonianza delle donne che hanno subito violenze da mariti, amanti, fidanzati, sconosciuti. Testimonianza che saranno interpretate dall’attrice Giorgia Morese in una sorta di reading teatrale. La mostra, curata da Emma Castè, sarà visitabile sabato 24 dalle 9.30 alle 18.30 e domenica 25 novembre dalle 9.30 alle 12.30.
Gli eventi e lo spray antiaggressione. Non solo arte. Il clou delle iniziative è in programma sabato 24 novembre nel Chiostro di S. Agostino (dalle 9.30) per parlare della realtà della Versilia e di Pietrasanta ma anche delle conseguenze per chi subisce una violenza con con il medico responsabile del centro di coordinamento violenza di genere dell’Asl, Cristina Mugnetti, con la psicologa, Barbara Vannini, l’ostetrica, Cristina Grandi e Bruna Monticelli della Cooperativa Compass. Ed ancora le dimostrazioni di autodifesa e corsi per imparare a difendersi con l’ausilio dello spray antiaggressione di cui saranno omaggiate tutte le donne tenuta da Mirco Ramacciotti.
L’icona Eva Kant in Piazza Duomo. Un puzzle che simboleggia la disgregazione di chi subisce violenza e riesce a ritrovare l’integrità grazie al supporto solidale e sociale di chi lo circonda. E’ questo lo sfondo su cui si muove l’installazione della scuola Fratelli Grimmi coordinata dai docenti Chiara Castiglioni e Valentina Benassi in agenda martedì 27 novembre, alle ore 17.00, in Piazza Duomo. Icona dell’installazione è Eva Kant con il suo inciso “Chi usa violenza contro le donne non è un uomo”.