Dal rischio di diventare una “scatola vuota” dopo la chiusura della scuola a risorsa per la frazione del Crociale attraverso un innovativo progetto educativo che già coinvolge una ventina di bambini. E c’è già la lista di attesa per iscriversi. Il primo a crederci era stato alla vigilia dell’ultima campanella che avrebbe sancito la fine dell’esperienza scolastica del plesso un anno fa, il Sindaco, Alberto Stefano Giovannetti che tra gli obiettivi di mandato aveva inserito la valorizzazione del plesso del Crociale.
Come? Affidando le chiavi della sua rinascita ad un progetto sperimentale, coraggioso ed innovativo che ruota attorno all’istruzione parentale e al metodo Montessori e la metodo Gestalt. Un progetto inedito e nuovo nel panorama della Versilia – e della Toscana - che mette al centro i bambini, di età tra compresa tra i 3 e gli 8 anni, e le loro famiglie e offre alla comunità un modello educativo alternativo e diverso, più manualità, più esperienza, più vissuto. “Il progetto lasciava intravedere grandi potenzialità. – ammette il sindaco – Mi fa piacere che il plesso sia rinato e che questo spazio pubblico sia rimasto a disposizione dell’educazione, dell’aggregazione e della frazione. Abbiamo avuto il coraggio di offrire un progetto educativo alternativo, di sostenerlo e portarlo avanti. Le nostre idee, per questo spazio, sono sempre state chiare e trasparenti. Peccato che dalle minoranze non arrivi mai un cenno di consenso anche per questi progetti che fanno vivere gli spazi pubblici in un modo differente. Abbiamo mantenuto anche questo impegno e non era un impegno facile”.
A fianco del sindaco, in occasione della festa del primo anno di attività dell’associazione culturale e di promozione sociale Eidos (Centro Studi di Educazione, Psicologia e Società), c’erano l’assessore alla pubblica istruzione, Francesca Bresciani ed il Presidente dell’associazione, Serena Luisi. “Sono io che ringrazio voi – ha continuato il sindaco – e ringrazio per famiglie per cooperare e collaborare. Ho ritrovato, un anno dopo, un plesso pulito, tenuto bene, vivo e vivace. E’ quello che mi aspettavo di trovare”. In un anno gli iscritti sono passati da 16 a 24. “Grazie all’amministrazione per averci dato una casa. – spiega la Luisi – E per averci messo nelle condizioni di crescere senza fretta. La nostra non è una scuola ma una comunità fatta di bambini e famiglie. Qui i bambini imparano dall’esperienza, studiano certamente, ma lo fanno attraverso tanta manualità, azione, vissuto. Lavoriamo su tutti gli aspetti: emozionali, comunicativi, relazionali, esperienziali ma con un approccio individualizzato. Ci ispirano al metodo Montessori e del metodo Gestalt. Le educatrici prevendono da diversi ambiti professionali come psicologia, psicoterapia, insegnamento e naturalmente educazione”.
Le aule sono suddivise in aree tematiche: si va dall’educazione cosmica (dove confluiscono in modo logico e trasversale le “moderne materie scientifiche, geografiche, antropologiche, storiche e cosi via agli spazi dedicati alla vita pratica. “I bambini – spiega la Luisi - sperimentano e fanno esperienza in attività quotidiane, sviluppano l’autonomia e dove imparano già dai 3 anni la manualità e la motricità che li porterà a muoversi con sicurezza in modo soddisfacente. Sicurezza che sarà propedeutica, ad esempio, alla capacità di tenere la penna in mano o alla capacità di concentrarsi su quello che sarà oggetto dei loro studi. “La nostra forza sono le famiglie. Qui i genitori sono un elemento fondamentale del nostro metodo. Il nostro obiettivo è fornire ai bambini gli strumenti per affrontare la vita con sicurezza e serenità”. E sulla lista di attesa chiusa: “si – conclude – è vero. Gli inserimenti dei bambini sono graduali. Più che i numeri, ci interessa la crescita dei bambini”. Per informazioni, appuntamento o spiegazioni dettagliate per partecipare da gennaio o da settembre 2020 basta scrivere una mail a info@centroeidos.com.