Il Comune di Pietrasanta è pronto anche a sostenere i costi di una campagna di monitoraggio dei pozzi regolarmente autorizzati nella fascia di 500 metri dal perimetro esterno del sito di Cava Fornace. Con una lettera inviata alla Regione Toscana, ed in copia ad Arpat, Ausl, Comune di Montignoso, l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti mantiene fede al suo impegno con i cittadini ed i comitati proponendo alla Regione Toscana, competente in materia, di “sostituirsi” allo stesso Ente nella funzione di controllo dei pozzi, coinvolgendo Arpat, quale Ente tecnico competente, per le analisi. “Saremo noi a promuovere le indagini ambientali ai fini della tutela sanitaria ed ambientale della falda sotterranea attraverso una campagna di controlli dei pozzi. – spiega il vice sindaco, Elisa Bartoli – Utilizzeremo, se la Regione Toscana non vorrà seguirci in questa attività di trasparenze, le royalties che il gestore del sito riconosce al nostro Comune, per finanziare il prelievo dei campioni e le analisi. I cittadini, tutti noi, abbiamo il diritto di sapere se il nostro futuro è già a rischio o se possiamo ancora salvarlo. Già in passato le analisi effettuate da Arpat avevano rivelato delle anomalie ma non avevano portato a nessun provvedimento successivo. Ad oggi non ci risulta ci siano stati ulteriori aggiornamenti: tutto tace. Vogliamo sapere e vogliamo dare risposte ai cittadini che sono molto preoccupati dall’attività del sito e dalla conseguenze”.
La lettera, così come tutta la documentazione dell’attività portata avanti dall’amministrazione comunale, è a disposizione sul sito www.comune.pietrasanta.lu.it alla sezione “Cava Fornace”: “Il territorio – conclude la Bartoli - è compatto nel desiderio della chiusura in sicurezza del sito. I consigli comunali si sono espressi, ed anche quello regionale: tutti vogliono la chiusura di Cava Fornace. Siamo a fianco dei cittadini e dei comitati”.