Sono già 43 le domande di bar e ristoranti arrivate al Comune di Pietrasanta per ottenere l’ampliamento gratuito del suolo pubblico. Più della metà sono già state evase con le imprese che sono già state messe in condizione di usufruire di maggiore spazio per compensare la necessità di garantire il distanziamento tra i tavoli e tra le persone. Le richieste sono arrivate da bar e ristoranti principalmente del centro storico e della Marina, in particolare Tonfano e Fiumetto. Per facilitare le imprese l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti ha puntato su una procedura semplificata che prevede una comunicazione all’ufficio tributi via mail con allegata planimetria. Niente di più. “La possibilità di ampliare la concessione del suolo pubblico gratuitamente per bar e ristoranti consente di compensare la riduzione di posti a sedere per la somministrazione, che a volte è stata notevole, e dare una mano concreta alle attività in questa fase molto complicata. – spiega il sindaco, Alberto Stefano Giovannetti - Dobbiamo mettere in condizioni le imprese di lavorare e di farlo con serenità. Per fortuna viviamo in una città con tanti spazi all’area aperta che possono essere sfruttati e che possono aiutarci a mitigare gli effetti delle restrizioni. Sono già arrivate – prosegue - un buon numero di domande che l’ufficio tributi ha messo con rapidità in lavorazione. Quasi la metà dal centro storico ma in questo particolare caso ci sarà la necessità, per il via libera, di una delibera di giunta che approveremo questa settimana. La metà sono già invece state autorizzate”.
L’amministrazione comunale di Pietrasanta aveva approvato, negli scorsi passaggi della giunta, la proroga a settembre dei termini di pagamento del canone di occupazione di spazi ed aree pubbliche temporanee collegate, per lo più, ad attività stagionali mentre per il pagamento del canone delle concessioni permanenti le scadenze erano invece già state rimandate lo scorso aprile. Sono invece esonerate dal tasse e canoni per le occupazioni di suolo pubblico dal 1 maggio fino al 31 ottobre 2020 per le imprese del pubblico esercizio (bar, ristoranti ed esercizi similari) così come previsto dal DPCM del 17 maggio. “Messe insieme tutte queste misure – spiega Stefano Filiè, assessore al bilancio – compongono un pacchetto concreto di aiuti che permettono alle imprese da un lato di respirare, posticipando le scadenze fino a dove possibile in vista anche di successivi ed auspicabili provvedimenti governativi, e dall’altro di favorirne la ripresa con un’azione quotidiana che è quella di consentirgli di lavorare. Viviamo in una fase storica dove bisogna essere pratici oggi e non domani”.