Tornano a casa le sculture di Costantino Nivola e Alessandro Tagliolini. Si tratta dell’opera “Donna” di Nivola che è tornata nella sua piazzetta S.Antonio, nel cuore del centro storico, e del “Prometeo” di Tagliolini in piazza IV Novembre di fronte alla spiaggia di Motrone. Le due opere, che fanno parte del patrimonio del Parco Internazionale della Scultura Contemporanea di cui fanno parte ad oggi 75 opere, sono state completamente restaurate dal Comune di Pietrasanta.
Sono otto in totale le sculture, tra nuove installazioni e restauri, che l’amministrazione comunale di Alberto Stefano Giovannetti ha consegnato o riconsegnato, nel caso di opere già collocate e restaurate, alla comunità in poco più di un anno. Tre sono collocate sul lungomare, cinque nell’area del centro storico. “Ci stiamo prendendo cura di uno dei patrimonio artistici più importanti a livello mondiale il cui valore è inestimabile per ciò che rappresenta per la città e per il movimento artistico contemporaneo planetario e per i singoli artisti che hanno scelto di donare, in segno di rispetto e gratitudine nei confronti dei nostri artigiani e dei nostri laboratori e fonderie, una delle loro celebri opere alla città di Pietrasanta. La loro grandezza è legata, a doppio filo, con la grandezza dei nostri artigiani. Hanno contribuito al loro successo. – spiega l’assessore alla cultura e al turismo, Sen. Massimo Mallegni – Il Parco Internazionale della Scultura Contemporanea, di cui fanno parte, è l’ideale prosecuzione all'aperto del Museo dei Bozzetti. E’ un museo all’aperto unico nel suo genere che valorizza e promuove la città. Un patrimonio che continueremo a far crescere ed alimentare. Rappresenta la nostra identità. La nostra memoria artistica. Molti degli artisti che hanno lavorato qui, e che continuano a farlo, saranno ricordati nell’eternità rendendo immortale anche la nostra città”.
Se l’opera di Nivola è già stata collocata grazie ad un intervento di consolidamento e restauro a cura del laboratorio Giorgio Angeli, l’opera di Tagliolini gravemente danneggiata nel 2012 a causa di una tempesta di vento e restaurata dalla ditta Hangar sarà salutata con una inaugurazione in programma sabato 21 luglio alle ore 10.00 in occasione dei 20 anni dalla sua morte . Le altre opere interessate da interventi conservativi sono “Double Epée” di Sophia Vari - che ne ha commissionato il restauro - che è stata ulteriormente valorizzata al centro nuova rotonda all’ex Pesa (precedentemente era posizionata all’intersezione tra via Marconi e via Avis Donatori), “Adoratrice del Sole” di Maria Gamundi, “Torso 175” di Roberto Santo e “Scultura n.17” di Giovanni Da Monreale restaurate a seguito atti di vandalismo dagli autori e dagli artigiani locali. Due sono invece le nuove sculture entrate a far parte del museo urbano a cielo aperto: “Spirito Libero Portatrice di Luce” di Maria Gamundi dedicata a Valentina Prisco ed in memoria di tutte le vittime della strada e “Il Nettuno” di Alfredo Sasso che domina all’ingresso della frazione di Focette.