Energia “pulita” da fonti rinnovabili per alimentare le necessità degli immobili pubblici. La giunta comunale di Pietrasanta ha varato tre progetti di fattibilità tecnica ed economica, riferiti alla palestra “Tommasi”, alla scuola primaria “Mutti” di Strettoia e all’edificio che ospita la sede distaccata in via Capriglia, per “candidarsi” al Programma Regionale Toscana 2021-2027 che eroga finanziamenti per realizzare impianti di produzione di energia termica o elettrica da fonti rinnovabili (come vento o luce solare) a servizio di immobili pubblici.
“Tutti, cittadini, imprese e amministratori, dobbiamo ragionare in termini di sviluppo sostenibile – così l’assessore a lavori pubblici e manutenzioni, Matteo Marcucci – includendovi, al contempo, l’aspetto sociale, economico e ambientale. E la pubblica amministrazione deve essere di esempio, per la propria comunità: ecco quindi che, grazie ai nostri uffici, stiamo cercando di percorrere ogni opportunità possibile per rendere gli edifici che sono sotto la nostra diretta cura non solo efficienti e moderni, ma anche coerenti con i bisogni del nostro Pianeta e di chi lo abiterà dopo di noi”.
Per la palestra comunale “Tommasi”, attualmente servita da un impianto termico centralizzato con due caldaie, il progetto (con importo lavori di circa 60.600 euro) prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico posto sulla copertura del corpo principale e di un sistema anticaduta per la manutenzione, in sicurezza, dell’impianto stesso. Stesso tipo di intervento per la primaria “Mutti” di Strettoia (36.900 euro), oggi alimentata da un impianto termico centralizzato con una caldaia. Per il fabbricato che ospita servizi socio-sanitari e amministrativi, tra le vie Martiri di Sant’Anna e Capriglia, invece, il progetto (lavori per circa 111.600 euro) prevede l’installazione di un impianto fotovoltaico con piccole opere murarie nella porzione ovest, per consentire la posa di un maggior numero di pannelli.
In caso di ammissibilità dei progetti è prevista una quota di cofinanziamento a carico del Comune pari al 20% dell’importo, a copertura della quale saranno eventualmente adeguati gli strumenti di programmazione finanziaria dell’ente.