Descrizione
Un blocco creativo che si spezza, dando vita a opere che invitano ad avvicinarsi alla fragilità umana. È un racconto intimo quello che emerge dalla mostra di Sara Bartolini, in arte Bartó, curata dalla critica d’arte Giorgia Poddie e intitolata “Oltre i frammenti dell’anima”, inaugurata sabato pomeriggio nella sala del San Leone.
Attraverso l’uso evocativo di cera e acrilico, Bartó infonde nelle sue tele tutta l’essenza dei suoi stati d’animo: la scomparsa del cugino ha infatti segnato un momento di profonda ricostruzione personale per l’artista. Le opere esposte, nate da quella fase di pausa, diventano ora simbolo di speranza per chi si confronta con il dolore. Attraverso il suo percorso Bartó traccia una via di rinascita, un bagliore che illumina le ombre del lutto e dimostra che persino i frammenti più spezzati dell’anima possono ritrovare unità e nuova luce.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino a domenica 10 novembre nei seguenti orari: il lunedì e il giovedì dalle 17 alle 19,30; il venerdì e il sabato dalle 17 alle 19,30 e dalle 21 alle 23; la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 19,30.
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Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2024, 13:13