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Ultima modifica 27 marzo 2024

Compostaggio domestico

Tutto quello che c'è da sapere

 

I rifiuti organici della cucina e dell'orto o giardino sono materiali preziosi che, invece di gravare inutilmente sui costi di smaltimento nell'inceneritore o in discarica, possono essere vantaggiosamente trasformati in humus e restituiti al terreno.
La natura non produce rifiuti: tutte le sostanze che le piante e gli animali producono nel corso del loro sviluppo vengono restituite ai cicli naturali e perennemente trasformate. Senza la continua restituzione dei resti organici il terreno si impoverisce velocemente.
Circa un terzo dei rifiuti prodotti da una persona è costituito da rifiuti organici che, se compostati, possono essere reintrodotti nel ciclo della natura. Il compost è il più antico e naturale concime ed ammendante del terreno che si conosca: mantiene fertile e sano il terreno e nutre le.
Con la raccolta differenziata dei rifiuti organici ed il loro compostaggio non produciamo solo un ottimo concime per le piante, ma abbiamo la possibilità di dare un contributo attivo alla salvaguardia dell'ambiente nei seguenti modi:
- riducendo la produzione di rifiuti e la quantità da smaltire;
- fertilizzando in modo ecologico senza ricorrere a concimi chimici;
- consumando meno torba e contribuendo così a mantenere preziosi biotopi quali sono le torbiere.

 

Le regole per un ottimo compost

 

Ossigeno. Il 'compost' è vivo e quindi ha bisogno di aria; in un cumulo compatto non c'è ossigenazione e i microrganismi responsabili dei processi biologici di trasformazione della sostanza organica non possono vivere né nutrirsi. E' quindi indispensabile che il cumulo sia soffice e strutturato. Ciò si ottiene con l'aggiunta di materiale grossolano come foglie, paglia e rametti in modo da costituire una trama che sostenga i rifiuti più piccoli ed evitare l'impaccamento del cumulo.

 

Carbonio e azoto. Il giusto equilibrio fra questi due elementi favorisce una decomposizione rapida. Contengono un'alta percentuale di azoto: scarti vegetali della cucina, fondi di caffè, sfalci d'erba, lettiera di animali erbivori. Sono invece ricchi di carbonio: foglie, carta, trucioli e pezzetti di legno. L'equilibrio ideale si ottiene con una miscela composta da 2/3 di rifiuti azotati e da 1/3 di rifiuti ricchi di carbonio.

 

Temperatura. Normalmente nel centro del cumulo oscilla tra i 45° e i 60°, ottimale perché i bio-riduttori possano lavorare. Le finestre di aerazione del coperchio servono alla regolazione: andranno chiuse in inverno, per evitare che il contenuto si raffreddi, e aperte in primavera, estate e autunno.

 

Umidità. Se il cumulo è troppo umido, la decomposizione microbica rallenta notevolmente, viceversa se è troppo bagnato c'è scarsità di ossigeno e la decomposizione si trasformerà in marcescenza. Una semplice prova per verificare il grado ottimale di umidità del compost è quella del pugno": stringendo un pugno di compost, se questo gocciola allora è troppo umido, se invece risulta molto secco e disaggregato allora bisogna aggiungere acqua.

 

Che cosa si può compostare

 

In generale, tutti i resti di vegetali e animali, ovvero tutto ciò che un tempo era un elemento costitutivo di un organismo vivente e che i microrganismi possono 'digerire'. In particolare, i seguenti rifiuti: resti di frutta e ortaggi, resti di cibi cotti, fiori secchi, filtri di tè e caffè, gusci d'uova triturati, resti di lana, penne, capelli, erbacce, rasatura del prato, fogliame, materiali legnosi sminuzzati, lettiere, paglia
Non si devono invece aggiungere al compost: plastica, gomma, materiali sintetici, vetro e ceramica, riviste patinate, fuliggine e cenere di carbone, sacchetti dell'aspirapolvere, ossa, sigarette, legno verniciato o trattato, oli esausti, metalli, calcinacci, piante malate.

 

Mescolare e sminuzzare

 

La regola d'oro è: quanto più vario e meglio miscelato è il materiale da compostare, tanto più equilibrata sarà la sua composizione e più facile il compostaggio.
Sminuzzando inoltre il materiale da compostare, si offre ai microrganismi una maggiore superficie d'attacco e quindi se ne accelera la decomposizione.

 

Dove sistemarlo?

 

Per il compostaggio è bene scegliere un posto parzialmente ombreggiato, riparato dal vento e dall'insolazione diretta, meglio se lontano dai confini con altri giardini. Onde evitare ristagni, il composter deve appoggiare direttamente sul terreno, mai su un fondo impermeabile come cemento o asfalto.

 

Rimescolare

 

Ogni volta che lo strato di materiale fresco aggiunto raggiunge uno spessore di 10-15 cm e tende a compattarsi, è bene smuoverlo con la forca ed aerarlo. Il rivoltamento del compost dopo circa 6-12 settimane è conveniente perché apporta ossigeno al materiale compattato ed accelera la maturazione.

 

Quando è maturo?

 

Se il compostaggio viene condotto correttamente, il compost prodotto può essere utilizzato già dopo 4-6 mesi e solitamente è maturo dopo 8-10 mesi.

 

Come si impiega?

 

Il compost semigrezzo (4-6 mesi) non è completamente maturo, contiene una grande quantità di elementi nutritivi e apporta al suolo molti organismi viventi. E' indicato per concimare tutti gli alberi e gli arbusti da frutto e gli ortaggi con forti esigenze nutritive, come cavoli, pomodori, porri, patate, sedano, rabarbaro, mais, cetrioli, zucchini e zucche.
Il compost maturo (8-12 mesi) è un terriccio nero, soffice, molto ricco di acidi umici e utile soprattutto per migliorare la struttura del terreno.
Può essere utilizzato anche per la preparazione di terricci per le semine e per le piante in vaso, per la concimazione degli ortaggi come piselli, fagioli, carote, cipolle, insalate e infine per i fiori e le piante ornamentali del giardino e per il prato.
E' consigliabile distribuire circa 5-6 Kg di compost per mq ogni anno, che corrisponde circa a tre palate colme di compost per metro quadrato.
Sia il compost semigrezzo che quello maturo non vanno mai interrati profondamente, ma solo superficialmente, nei primi 5-10 cm del suolo.


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