Centro storico
La Rocca, le Chiese e gli altri monumenti del centro storico
Ultima modifica 27 marzo 2024
Rocca di Sala e Palazzo Guinigi
In posizione dominante sulla collina a ridosso del centro cittadino, la Rocca, fortezza di epoca longobarda, fu ristrutturata da Castruccio Castracani nel secolo XIV e arricchita di un palazzetto residenziale da Paolo Guinigi (secolo XV). Ospitò personaggi illustri tra cui imperatori e pontefici. Nel secolo XVIII fu disarmata e venduta per ordine di Leopoldo I, Granduca di Toscana.
Chiesa e convento di Sant'Agostino
La chiesa fu edificata a partire dal secolo XIV dai frati agostiniani, che nel secolo XVI costruirono l'attiguo convento. Il campanile è del 1780.
Il complesso monumentale è oggi sede del Centro Culturale "Luigi Russo" e ospita la Biblioteca Comunale "Giosue Carducci" e il Museo dei Bozzetti.
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Palazzo Moroni
Deriva dall'unione di due edifici acquisiti dalla Comunità di Pietrasanta nel secolo XVII.
Già sede della Cancelleria comunitativa, del Monte Pio e del Municipio, è sede dell'Archivio Storico Comunale e del Museo Archeologico Versiliese "Bruno Antonucci".
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Piazzetta del Centauro
Inaugurata nel 1995, la piccola piazza con arredi di marmo bianco ospita il monumentale bronzo "Il Centauro", opera dello scultore polacco Igor Mitoraj, da lui donata alla città.
Chiesa di San Martino (Duomo)
Costruita nel secolo XIV su una chiesa preesistente, subì modifiche e restauri nei secoli XVII e XIX.
Posta sopra un'ampia gradinata di marmo, presenta una facciata tripartita da pilastri, con un rosone centrale e tre lunette con bassorilievi sopra le porte.
Il campanile, alto circa m.36, è del secolo XVI. All'interno, notevoli opere di scultura e di pittura, tra cui la venerata immagine della Madonna del Sole.
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Battistero
Antico oratorio di San Giacinto, fu edificato agli inizi del secolo XVII.
Alla fine del '700 passò alla Chiesa di San Martino e fu utilizzato come battistero. All'interno, due pregevoli fonti battesimali dei secoli XIV e XVI-XVII.
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Torre delle Ore
Iniziata nel 1530 e terminata tre anni dopo, presentava in origine una cuspide. Fu consolidata nel 1706 ed assunse l'aspetto attuale nel 1860.
Rocchetta Arrighina - Porta a Pisa
Fu edificata da Castruccio Castracani nel secolo XIV e da lui intitolata al figlio Arrigo. Nel secolo XV fu ricostruita da Francione e La Cecca insieme alla Porta a Pisa.
Questa, unica superstite delle tre antiche porte della cinta muraria cittadina, presenta la sinopia di una "Annunciazione" attribuita ad Astolfo Petrazzi (secolo XVII).
L'affresco originale, distaccato, è presso il Palazzo Municipale.
Palazzo Panichi (o Carli)
Edificato nel secolo XV da Tommaso Panichi, passò successivamente in proprietà della famiglia Carli. Ha subìto nel tempo profonde trasformazioni architettoniche.
Questo palazzo ben testimonia nel suo restauro la tecnica costruttiva perfezionata a Lucca nel XIV secolo della graduale sostituzione del mattone con la pietra, elemento portante nel loggiato.
L'emblema della famiglia Panichi, presente sull'edificio, è caratterizzato da due ramoscelli di panico incrociati..
Recentemente acquisito dal Comune, è stato ristrutturato ed è sede del Museo Padre Eugenio Barsanti, un piccolo gioiello interamente dedicato al padre scolopio, inventore del motore a scoppio, tra cimeli, motori, ricostruzioni storiche e documenti.
Palazzo Pretorio
Nel secolo XIV fu acquisito dalla Comunità, dopo che era appartenuto a Perotto degli Streghi. Ha subìto diversi interventi di ristrutturazione (XV, XVIII e XIX secolo).
Fu sede dal XIV al XIX secolo del Vicario e del Capitano di Giustizia (stemmi in marmo sulla facciata e nell'ingresso del Teatro) e poi della Pretura.
Oggi ospita alcuni uffici. Dal portone centrale si accede al Teatro Comunale.
Monumento a Leopoldo II
Dedicato al Granduca di Toscana Leopoldo II di Lorena, il monumento è opera dello scultore pietrasantese Vincenzo Santini (secolo XIX).
Fonte del Marzocco - Colonna della libertà
Detta del Marzocco perché decorata col leone fiorentino, la fonte in origine sorgeva sulla piazza. Nel secolo XIX fu trasferita e adattata nell'attuale posizione vicino alla salita per la Rocca, dove un'insegna marmorea ricorda il passaggio di Pietrasanta sotto il dominio di Firenze (sec. XVI). L' evento è celebrato anche dalla Colonna della Libertà. Il Marzocco è opera di Donato Benti (secolo XVI).