Rimborso costi per la cremazione di resti mortali in seguito a esumazione
Rimborso costi per la cremazione di resti mortali in seguito a esumazione
Ultima modifica 27 marzo 2024
L’amministrazione comunale di Pietrasanta rimborserà, a coloro che ne faranno richiesta con l’opportuna documentazione, fino al 50% del costo sostenuto dai familiari per la cremazione dei i resti mortali dei propri congiunti rivenienti da esumazione ordinaria dal campo comune, trascorso il periodo decennale previsto dal Dpr n.285/90.
E’ quanto è stato recentemente deliberato dalla giunta visto che negli ultimi anni, a seguito delle operazioni di esumazione ordinaria nei cimiteri comunali, specialmente in quello di Vallecchia, sono state rinvenute numerose salme non mineralizzate per le quali la legge prevede, nell’impossibilità di raccogliere i resti, la riinumazione in campo comune o la cremazione. In questo secondo caso la spesa è a totale carico della famiglia.
La gratuità del servizio di cremazione, inumazione ed esumazione ordinaria, infatti, per legge è prevista solo nel caso di persona indigente o appartenente a famiglia bisognosa per la quale vi sia disinteresse da parte dei familiari.
La scelta della cremazione comporta un notevole vantaggio per il Comune, dato che la riinumazione impegna posti nel campo comune rendendo vano il concetto di rotazione del campo comune stesso.
Del resto il notevole costo dell’operazione di cremazione (circa 750 euro tra cassa, trasporto, cremazione e urna) spesso scoraggia i familiari dei defunti che scelgono piuttosto di riinumare la salma del congiunto.
Quindi l’amministrazione, per incentivare le cremazioni, sosterrà le spese fino al 50% per chi ne farà richiesta e, comunque, per una cifra non superiore ai 200 euro.
Questo comporterà una notevole economia per il Comune che non dovrà sostenere i costi della riinumazione e potrà liberare posti nei campi comuni.
Si precisa che sono escluse dal contributo le salme di persone decedute e avviate a cremazione per volontà della famiglia.